Alla Triennale di Milano fino ad oggi la Nissan Leaf si presenta al pubblico.
Appena fuori dallo spazio espositivo milanese ci sono 3 Leaf che aspettano i visitatori per una prova su strada. Il ragazzo allo stand è professionale e ci spiega le diverse caratteristiche dell’auto e ci invita a provarla. In media ci informa che hanno fatto circa 60 al giorno, pubblico di curiosi ed interessati quasi tutto esclusivamente maschile.
La linea è esterna della Nissan Leaf è gradevole, anche se si può fare di più, classica ma in alcune soluzioni risulta un po’ banale. Rispetto alle auto a combustione notiamo due cose: non ci sono tubi di scarico e il “bocchettone” o sarebbe meglio dire la presa di ricarica è posta davanti al centro del muso dietro il simbolo della Nissan.
La posizione di guida è buona si trova facilmente l’assetto ideale, buona anche la luminosità generale della vettura. Lo spazio disponibile è tanto e dietro stanno comode 2 persone anche alte. Il bagagliaio è in linea con auto della sua categoria.
L’autonomia è di circa 170 Km, che può arrivare ad oltre 200. Il costo della ricarica è decisamente basso è possibile sottoscrivere un contratto flat con l’ENEL che permette di ricaricare l’auto in una delle torrette di ricarica sparse per la città per soli 25 euro mese oppure farsene installare una a casa per il costo di 60 euro mese. Le batterie si ricaricano all’80% in circa 30 minuti, 4 ore per la ricarica completa.
Accendiamo l’auto. L’impatto è forte è la prima auto elettrica che guido e sicuramente la prima cosa che noti è il silenzio e la mancanza di vibrazioni da fermo: solo i display accesi e il bottone dello start che spegne la sua luce rossa ti indicano che l’auto è accesa. L’addetto della Nissan ci spiega come usare il cambio automatico che ha semplici impostazioni: N, D, P, R: folle, drive, park, retro che accende anche le telecamere posteriori e i sensori di parcheggio per agevolare le manovre (la visibilità posteriore in effetti è un po’ limitata).
Oltre al cruscotto display che mostra informazioni come velocità, km percorsi, % di ricarica, abbiamo un completo computer di bordo che fornisce informazioni importanti e dettagliate sulla vettura, ma soprattutto sulla autonomia che è espressa sia in KM ma anche sulla mappa del navigatore che ti indica l’autonomia espressa con 2 cerchi intorno al tuo punto il primo è la autonomia garantita il secondo più ampio quella possibile con una guida oculata.
Il navigatore indica anche i punti di ricarica, che a Milano sono circa 32.
D, via il piede dal freno e partiamo. Il muso è un po’ alto ma si prende subito la mano, l’auto è comoda e ci si muove bene nel traffico cittadino. L’accelerazione è “strana” tutto subito, ma finisce anche subito. La Nissan Leaf è un auto da città o da piccoli viaggi di sicuro non una vettura con velleità sportive (per quello c’è la sorellona da pista Leaf Nismo RC) ma mi aspettavo un qualcosa in più in termini di accelerazione. Stesso discorso sul volante leggero e adatto per un uso cittadino, forse non altrettanto preciso.
Perché comprare la Nissan Leaf?
La Nissan Leaf è un auto innovativa, una delle prime completamente elettriche, che punta a diventare nella testa della gente sinonimi di elettrico (come ha fatto la Toyota Prius per l’ibrido), un auto alla moda e una perfetta auto da città, visto che tra l’altro vi permette di circolare dove volete e quando volete è infatti esente da blocchi del traffico e ztl come l’area C.
Il costo della ricarica è veramente basso e potrebbe essere l’auto ideale per chi lavora in città come taxisti e corrieri, ma anche per chi normalmente non percorre più di 150 km al giorno.
Perché non comprare la Nissan Leaf?
Per il prezzo. La Nissan Leaf ha un prezzo di circa 38.000 euro, senza incentivi che per ora non sono ancora stati confermati ma che se fossero come quelli erogati in altri paesi Europei dovrebbero essere di circa 10.000 euro.
Per l’autonomia. E’ vero che la maggior parte degli automobilisti non percorre più di 50 km al giorno, ma il giorno in cui vogliamo fare un lungo viaggio potremmo incontrare dei disagi come trovare i punti di ricarica o allungare i tempi di percorrenza per attendere la ricarica delle batterie.
In più non è facile trovare punti di rifornimento e non tutti possono installare una torretta a casa (penso ad esempio a tutti quelli che non hanno un box).
In conclusione la Nissan Leaf mi è piaciuta ha tanti punti positivi: è ben realizzata, innovativa, trasmette una sensazioni tranquillizzanti e di sicurezza, il viaggiare senza inquinare è un sogno, ma purtroppo la autonomia rimane ancora un punto importante su cui riflettere prima dell’acquisto.