EICMA 2013: prova e test della gamma Suzuki

Ad EICMA abbiamo avuto il piacere di provare alcuni modelli della gamma Suzuki. Il circuito di piccole, anzi piccolissime, dimensioni non era forse il più adatto per scoprire ed apprezzare le caratteristiche delle moto Suzuki ma mi ha permesso di sorprendermi per l’agilità di uno dei mezzi.

Ho iniziato salendo in sella alla GSR 750 una moto molto agile e scattante che scivola via tra le strette curve del circuito di test senza problemi molto reattiva nei cambi di direzione e molto maneggevole da guidare. Il piccolo circuito di test a però evidenziato un piccolo difetto l’erogazione del gas un po’ troppo a scatti. Districandosi continuamente tra prima e seconda marcia con brevi accelerazioni la moto scatta di continuo anche quando si apre il gas con una certa calma sicuramente il problema sarebbe molto meno accentuato nell’utilizzo standard in strada.

Sceso dalla GSR 750 sono salito sulla Gladius 650 per un “confronto”. La Gladius risulta meno fluida anche se si comporta bene tra le curve è meno maneggevole ma il problema maggiore è l’erogazione che nel piccolo circuito era veramente molto fastidiosa trovandosi continuamente a fare brevissime accelerazioni e frenate la sensazione era quella di procedere a singhiozzo. Anche per la Gladius sicuramente il problema era particolarmente accentuato dal circuito di test.

Come ultima moto sono salito in sella alla due cilindri Inazuma 250, cilindrata che non gradisco moltissimo. La moto si è comportata “onestamente” non ha rilevato particolari sorprese, non mi è piaciuta molto ma credo sia solamente un mio problema. Viste le molte curve ho sofferto molto lo scarso freno motore.

In ultimo sono stato letteralmente spinto a salire in sella al Burgman 650 non amo gli scooter, il motivo principale è che non hanno il cambio :). Visto che il Burgman 650 era dotato di cambio sequenziale sono stato tentato di testare lo scooter. Il Burgman è stata una vera propria sorpresa si è dimostrato il mezzo più maneggevole su cui sono salito, nonostante le dimensioni si riesce a fare dei cambi di direzioni rapidissimi e la facilità di piega è veramente impressionante si deve prestare attenzione per non far toccare il cavalletto sull’asfalto. L’erogazione del gas è molto fluida e l’accelerazione è notevole già in modalità Drive. Il circuito non mi ha permesso di apprezzare molto la modalità Power anche se ci si accorge della differenza con un’erogazione più scattante ed un freno motore che lavora maggiormente. Purtroppo, viste le scarse velocità, non è stato possibile testare la modalità Manuale non sono riuscito ad andare oltre la prima marcia.

Stefano Lombardi: Due ruote qualche curva e ci si dimentica tutto. In sella ad una moto i problemi non esistono sempre che non sei in mezzo al traffico.
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