Il Grande Giro per i 50 anni Lamborghini è terminato sabato sera con una sorpresa di Walter De Silva, responsabile dello stile per il gruppo Volkswagen. Una Lamborghini molto particolare realizzata e pensata per una persona sola: Egoista.
La Lamborghini Egoista è spinta da un motore V10, 5,2 litri da 600 cavalli. E’ una monoposto che estremizza tutti i concetti Lamborghini, disegnata intorno al pilota e al suo cockpit, realizzato interamente in fibra di carbonio e alluminio, ispirato direttamente dagli elicotteri Apache.
La Egoista è bella molto bella. Le linee sono quelle “spigolose” alle quali Lamborghini ci ha abituato questi anni, ma con qualcosa di unico: vuoi la forma, vuoi il colore arancione dei vetri; la trovo estrema ma più “bella” di altre vetture estreme come la “Veneno“.
Il profilo della carrozzeria è dominato, sui fianchi, dalla sagoma stilizzata di un toro in posizione di carica, con le corna abbassate. Il toro spinge verso le ruote anteriori, conferendo un dinamismo futurista ad una linea già di per sé molto aggressiva. Dall’alto ha l’aspetto di un trimarano. Le luci sono più simili a quelle di un aereo: sulla Egoista non troviamo visibili i classici proiettori d’auto, ma luci più simili a luci d’ingombro: due luci bianche davanti, due rosse dietro, un lampeggiante posteriore rosso nella parte alta della coda, due occhi di toro arancioni come side marker e due sul tetto, rossa a sinistra e verde a destra, rendono unico anche al buio quest’ufo a quattro ruote. I proiettori “classici” allo xeno si trovano nell’unione tra lo scafo centrale e i due laterali. I parallelismi con il mondo aereo continuano nella carrozzeria realizzata in uno speciale materiale antiradar con vetri antiriflesso. Stesso materiale e stessa concezione anche per i cerchi.
Gli interni sono razionali, ridotti al minimo necessario: sedile sportivo color arancione, cintura a quattro punti, airbag e head up display che fornisce tutte le informazioni necessarie al guidatore.
Nessuno potrà averla perché rimarrà in Lamborghini. Walter da Silva la sintetizza ricordando le parole di Ferruccio Lamborghini: ” “E’ come quando Ferruccio Lamborghini disse: io il motore lo metto dietro, il passeggero non lo voglio. La voglio per me, la voglio come me la immagino io. E’ una macchina fantastica, Egoista calza bene”.