La prima cosa che colpisce alla Milano Autoclassica di quest’anno è lo spazio. Rispetto all’anno scorso il salone del Veicolo d’epoca conquista un padiglione in più che permette di avere più spazio per ammirare meglio le vetture esposte e in vendita.
L’ingresso al padiglione 18 non poteva essere dei migliori, ad accogliere me e la mia famiglia una splendida Ferrari 250 GTO del 1963. Subito più a sinistra lo stand Maserati che accanto a vetture storiche del calibro della A6G54 Spyder Zagato mostra la nuova Granturismo Sport che attira lo sguardo e le attenzioni del pubblico con il suo colore blu in contrasto con elementi neri e il suo aspetto aggressivo.
Proseguendo per il padiglione troviamo lo stand della Mille Miglia che ci ricorda con tre vetture che hanno fatto la storia della competizione che mancano solo un’ottantina di giorni a questa importante manifestazione. Vediamo anche le prime due “moto” della manifestazione, novità di questa edizione, il celebre biciclo Micheaud del 1868 e la Premier del 1913 portate alla manifestazione dal Museo Nicolis.
Dall’altra parte del padiglione una splendida Porsche Carrera GT fa bella presenza di sè nello scenico ed elegante padiglione Zagato.
Alfa Romeo, presenza importante al Milano Autoclassica, quest’anno festeggia i cinquantanni dalla nascita dell’Autodelta, il reparto corse della casa, e li festeggia con splendide vetture come la TZ, la GTA e la 33 nella versione TT 12 e SC 12. Preso letteralmente d’assalto da grandi e piccoli lo stand Ferrari che oltre ad esporre vetture di Formula 1 e una 250 GTO ha permesso di rivivere le sensazoini di una monoposto con un simulatore professionale di F1.
All’esterno nello Zenobi Classic Circuit, rombi, odori e colori fanno vivere un’atmosfera di competizioni di epoche passate, complice anche il tempo decisamente invernale del weekend della manifestazione.
Questa è solo una parte della Milano Autoclassica 2013, domani parleremo ancora di questa edizione che ha ancora tanto da dire.