NASCAR Whelen Euro Series – La NASCAR Whelen Euro Series ha debuttato a Monza per la quinta manche del campionato europeo.
Il campionato, approvato dalla NASCAR americana, si svolge in sei gare che, da marzo ad ottobre toccano rispettivamente Nogaro, Dijon, Brand Hatch, Tours, Monza, Le Mans.
Due le categorie: Elite, per i professionisti e semi professionisti; Open, per i gentelmen e i giovanissimi. In totale 25 team e 46 piloti prevenienti da 13 nazionalità diverse che si sono sfidati su quattro corse divise in due giorni di gara. Tra questi anche Max Papis, pilota ufficiale del team Richard Chandlers Racing nella NASCAR americana, che torna nel tempio della velocità proprio dove ebbe inizio la sua carriera. Qui, nel 1995, a bordo di una monoposto del suo Max Papis Racing team, ottenne il miglior piazzamento (settimo) nel campionato di Formula Uno.
Le vetture che si sfidano nel campionato NASCAR Whelen Euro Series sono derivate di serie, “ispirate alle varie Chevrolet SS e Camaro, Ford Mustang, Dodge Challenger e Toyota Camry della “National Association For Stock Car Auto Racing” tutte con potenze identiche e assenza totale di controlli elettronici, affinché’ la vera differenza sia il pilota a farla, garanzia di grande spettacolarità.
In effetti, l’azione non è mancata, sia in pista, con sportellate e tamponamenti a oltre 200 all’ora, degni di quell’immaginario che per noi europei è la NASCAR americana, sia nel paddock, che per l’intero weekend era ad accesso completamente libero e gratuito. Un vero spettacolo, un’occasione quasi irripetibile che ha restituito al pubblico di Monza il sapore delle corse, quelle di una volta fatte di olio, benzina e tanta passione.
I team delle squadre ufficiali si sono presentati con i loro spettacolari motorhome, parcheggiati come di consueto davanti ai box, anche se la vera goduria era poter camminare liberamente tra grandi tendoni allestiti dove i team minori lavoravano sulle vetture. I fan hanno potuto vedere tutto quello che succede dietro le quinte di un grande evento motoristico, ma con quel contatto umano ormai sconosciuto alla più patinata formula uno.
Davvero bella questa NASCAR Whelen Euro Series, dove anche lo spettatore è al centro dell’azione!