Triumph Bonneville – La passione per la moto vintage è ormai diventata vera e propria tendenza. Non è un caso che Raffaello Napoleone, l’amministratore delegato di Pitti – uno dei palcoscenici di moda maschile più importanti al mondo – abbia scelto le due ruote old style come tema trainante dell’84^ edizione di Pitti Immagine Uomo, tanto da dichiarare – nella conferenza stampa di inaugurazione – di aver ceduto al fascino della Triumph Bonneville.
La tanto amata “Bonnie”, inconfondibile Triumph dal look vintage, è diventata un vera e propria icona di questa tendenza, assolutamente trasversale; non è un fenomeno geografico, ma la moto, che deve il suo nome al mitico lago dello Utah, appassiona da nord a sud, invadendo le strade di Milano, Roma, Torino e Firenze.
E per le strade d’Italia sono stati avvistati anche alcuni triumphisti illustri come lo chef superstar Bruno Barbieri, Joe Bastianich – il restaurant man più famoso del mondo – e l’Artista dell’anno Marco Mengoni, che è riuscito a coronare il suo sogno proibito, quello di prendersi una Bonneville personalizzata in nero opaco.
Il mito della Bonneville, però, non conosce confini e attraversa epoche. La moto dall’inconfondibile fanale tondo, che negli anni ’60 ha accompagnato grandi icone della musica e del cinema come Steve McQueen, Bob Dylan, Paul Newman e Elvis Presley, annovera insospettabili triumphisti anche tra le star contemporanee internazionali: da Bradley Cooper a Matthew McConaughey, da Robbie Williams a Pink!
fonte: comunicato