Audi TT quattro sport concept: potenza e tecnologia

Audi al Salone di Ginevra svela la showcar TT sport quattro la "sorella" cattiva della nuova Audi TT con un motore 2 litri da ben 420 cv!

Audi TT quattro sport concept – Insieme alla nuova Audi TT al Salone di Ginevra, Audi porta la showcar TT quattro sport concept, la “sorella” cattiva della nuova TT.

L’aspetto esteriore parla chiaro: la TT quattro sport concept è nata per correre. Il frontale è dominato dalla ampia presa d’aria con la scritta “quattro” in basso e dalle luci a matrice di LED; lateralmente gli importanti cerchi in lega rendono la linea della TT ancora più filante ed una scritta “420” sottolinea la potenza del motore; dietro, infine troviamo un alettoncino in carbonio e si intravede il roll-bar. All’interno ritroviamo lo stesso “carattere” dell’esterno con due soli sedili (sportivi) e il roll-bar posteriore.

Sotto il cofano il 2.0 TFSI sviluppa la bellezza di 420 cavalli, segnando un nuovo record nella categoria dei motori 2 litri, con una potenza per litro superiore alla R18 del 2001 che vinse Le Mans. Grazie anche all’ottimo rapporto peso potenza la concept raggiunge i 100 Km/h in soli 3,7 secondi.

Stefan Knirsch, Responsabile dello Sviluppo propulsori in AUDI AG, spiega: “Questo gruppo motopropulsore ad alta potenza dimostra in modo impressionante le riserve di potenziale della nostra serie di motori EA 888. Il propulsore, che ha ricevuto numerosi premi in tutto il mondo e impressiona già in molti modelli sportivi di Audi, nella TT quattro sport concept mette in mostra tutte le sue capacità prestazionali. I 35 anni di esperienza acquisita nella produzione di serie, nel campo della sovralimentazione con turbocompressore, emergono anche in questo motore, che presenta una combinazione unica di potenza massima, dinamismo ed efficienza nei consumi”.

Ma la TT quattro sport concept non è solo motore. Il telaio, con sospensioni anteriori McPherson con componenti in
alluminio, struttura a quattro bracci al retrotreno, offre un handling preciso e un’ottima rigidità strutturale. Il peso è sbilanciato all’asse anteriore per il 4%. All’occorrenza la coppia propulsiva viene ripartita dalle ruote interne alla curva a quelle esterne. Grazie alla ripartizione della coppia, la vettura percorre quindi le curva con estrema facilità e precisione, a tutto beneficio della facilità di guida. Migliorano così anche il dinamismo e la stabilità.


Paolo Morandi: Da sempre amante di motori e web. Le quattro ruote le preferisco classiche piccole, veloci e possibilmente inglesi.
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