Moto _Di Ferro – Il primo contatto con “le” Moto di Ferro l’ho avuto l’estate scorsa a Milano in un evento dove presentavano le loro creazioni quasi sartoriali (Primo contatto con le “Moto di Ferro”), ad un pubblico di appassionati (e possibili clienti) di moto, design e del bello in generale. In autunno sono passato a trovarli lì in “Venice” dove nascono e si iniziava a percepire che qualcosa stava cambiando che il progetto Moto di Ferro stava diventando qualcosa di più “concreto”. Al Motor bike expo di Verona il segreto è stato svelato è le moto artigianali di _Di Ferro sono “sbocciate” e si sono trasformate in una vera gamma di prodotti.
Tre moto: Bobber, Scrambler e Tracker, nate dalla mano esperta del designer Marco Lugato (fondatore del marchio). La base di partenza è la stessa per tutte il telaio e motore della Kawasaki W800 (2 cilindri 4 tempi con quasi 48 CV e 60 Nm di coppia), ma ogni moto ha il suo carattere e la sua anima.
Il Bobber ha il parafango posteriore accorciato in alluminio spazzolato (come l’anteriore), pneumatici extra-large, scarico SuperTrapp, sella bassa, serbaoio in alluminio e strumentazione analogica con le semplici e pulite spie integrate nel manubrio.
La Scrambler, che come il genere vuole si ispira alle moto da enduro, ha un serbatoio ridotto, manubrio e pneumatici da fuoristrada, pedane arretrate in ergal (ricavate dal pieno), forcelle rinforzate, sella artigianale in pelle, strumentazione digitale e piastra forcella ricavata dal pieno.
La Tracker, che permette una guida agile, ha il codone classico in alluminio ricavato dal pieno, serbatoio in alluminio spazzolato, forcella Ohlins, carter in acciaio spazzolato, codone monoblocco, sella biposto trapuntata.
Il rinnovamento non si ferma alle moto, ma anche il brand e la comunicazione stanno andando in una nuova direzione.
E questo è solo l’inizio… nei prossimi mesi vedremo nascere altri prodotti entry level che andranno ad offrire una gamma completa per gli appassionati del genere.