Peugeot e Stefano Accorsi: 3 viaggi sul grande schermo

Presentati in anteprima a Milano tre cortometraggi di Stefano Accorsi realizzati in collaborazione con Peugeot, vi raccontiamo di che si tratta.

Peugeot “3 viaggi” – Climax ascendente! Ecco il termine che avrei usato durante la conferenza stampa se la memoria mi avesse aiutato….ma  alle volte la memoria fa brutti scherzi…

In letteratura, il climax ascendente è quella figura retorica che crea l’effetto di un intensità crescente. Proprio come il rapporto di Stefano Accorsi con la casa del leone.

Nella serata di presentazione dei tre cortometraggi dell’attore emiliano il CEO di Peugeot Italia, Olivier Mornet, ha raccontato come ai tempi del lancio della 208 si sia pensato ad Accorsi per la promozione della nuova utilitaria ed il rapporto sia continuato con reciproca soddisfazione negli anni a seguire.

Inizialmente Accorsi è stato solo una voce narrante nella pubblicità “Let your body drive” per poi passare da sola voce a presenza in video, nello spot della 308.

Infine, eccoci al coronamento di questa partnership: Stefano si è sperimentato per la prima volta come regista ed in collaborazione con Stephen Grep,  ha prodotto tre cortometraggi in cui le vetture francesi appaiono ed hanno un ruolo cruciale ma, come sottolineato da Mornet, lo fanno discretamente. Al termine di questo “Climax” la Peugeot “prende” sempre di più da Accorsi e l’attore si mette sempre più in gioco nella collaborazione con l’azienda.

Il primo corto si intitola “Ultimo tango”e racconta di un uomo che sta traslocando per andare a vivere altrove. Tra i vari cimeli di famiglia, ritrova un grammofono e rapito da chissà quali ricordi, mette su un disco. Le gracchianti note di un vecchio tango lo spingono a partire a bordo della sua 508 SW per un viaggio che lascia, finalmente alle spalle il passato, per cominciare qualcosa di nuovo ed entusiasmante. Il telefono integrato nel cockpit della 508 SW segnala una chiamata: i due ragazzi dell’impresa di trasloco chiedono al protagonista cosa farne del grammofono che suona e il protagonista, risponde scherzosamente ai lavoranti di ballare sulle note di quella bella musica.

Il cortometraggio si chiude con la scena comica dei due manovali che ballano sensualmente “l’ultimo tango” nel cortile della vecchia casa del protagonista.

Il secondo “corto” chiamato “Parking” racconta un comportamento umano particolare ovvero la destabilizzazione delle situazioni comuni che porta spesso angoscia, quasi paura.

Accorsi è un uomo che giunge nel parcheggio buio di un supermarket per prendere la sua auto e tornare a casa. Nel momento in cui il personaggio sblocca le porte con il telecomando si sente un boato forte e sinistro; ripetendo l’azione, un altro boato scuote l’uomo che, avvicinatosi alla sua vettura, si guarda intorno spaventato, senza capire cosa succeda. Il terzo e più forte boato spinge il protagonista  a correre in auto e dirigersi velocemente  verso l’uscita del parcheggio. Non appena il cofano della 308 esce dal seminterrato, qualche goccia d’acqua inizia a ricoprire la carrozzeria della macchina: Il protagonista si accorge che quelli che sentiva nel parcheggio altro non erano che banali tuoni e, quasi in imbarazzo con se stesso, sorride di quel suo infantile timore.

Dopo questa scena, una ragazza (Catrinel Marlon), scende nel parcheggio per recarsi alla sua auto ma  non viene minimamente turbata dai sinistri suoni dei tuoni. Questo per  dimostrare quanto certe angosce e timori siano assolutamente personali.

La terza proiezione è intitolata “Autostop” ed è sostanzialmente, come “Parking”, un cortometraggio non parlato. Il protagonista guida su una tortuosa strada di montagna con la sua compagna. Tra i due c’è malumore, forse, precedentemente, la coppia ha litigato e ciò si intuisce da piccoli dispetti che i due si fanno durante il viaggio: lui leva i piedi di lei dal cruscotto ma lei, stizzita, li rimette, lui vuole sentire la radio ma lei la spegne con rabbia.

Mentre il personaggio, interpretato da Accorsi, si chiede cosa mai avesse portato i due su strade così diverse, scorge un’autostoppista e in questa figura rivede la sua compagna sorridente in un  ipotetico e radioso passato. Illuminato dalla reminescenza, il protagonista, decide di attivare la trazione integrale della sua 3008 Hybrid4, sterza ed imbocca una strada bianca. La decisione repentina e l’andatura allegra sullo sterrato, creano una situazione divertente che sblocca il malanimo tra i due, lei comincia a sorridere e i due si guardano contenti di aver ritrovato l’intesa perduta. “Cambiare strada” era la decisione coraggiosa da intraprendere per recuperare la vecchia “strada comune”. Insomma, il passato insegna….sempre che la memoria non ci faccia brutti scherzi….

Credits

Interpreti:

Stefano Accorsi

Catrinel Marlon

Riccardo Cicogna

Luca di Giovanni

Regia: Stefano Accorsi

Casa di produzione: Stephen Greep

Sceneggiatura: Francesca De Luca

produttore esecutivo: Sandra Bonacchi

Fotografia: Michele Paradisi

Montaggio: Walter Fasano

Musiche originali: Gabriele Roberto e Andrea Bergesio/Nathalie Tanner

Mauro Di Mise: Motociclista da sempre, cresciuto a super e due tempi. Amo i motori belli con un suono appagante, ma sono anche attratto dalle nuove tecnologie.
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