Smart Fortwo e Smart Forfour: “le piccole” conquistano Roma | Prova

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Smart Fortwo e Smart Forfour prova su strada – Ieri  abbiamo testato per le strade della bellissima città di Roma le  nuove Smart in versione due e quattro posti . Favoriti da un clima (per noi lombardi) primaverile, ci siamo lanciati nel tentacolare traffico della Città eterna, “terreno di caccia” ideale di queste commuter urbane.

Per la piccola tra le piccole, ovvero la Fortwo, “tutto resta diverso” come dice la campagna pubblicitaria ideata  per lei. Il messaggio intende tramettere l’idea che l’auto è tutta nuova ma le caratteristiche vincenti del modello precedente sono rimaste invariate.

L’ingombro ridotto in soli 2,69 metri è infatti lo stesso  della “vecchia” Smart: il vero cavallo di battaglia di quest’auto è sempre stata, del resto, la compattezza. Dentro qualcosa invece è cambiato poiché l’ingombro interno è davvero cresciuto, l’ingegneri hanno stabilito addirittura un nuovo record di body space index (ora al 75%). In altri termini ciò significa che l’auto, al suo interno, ha un maggiore spazio vitale per conducente e passeggero, anche se la versione da noi guidata favorisce questa sensazione di spaziosità anche grazie al tetto panorama.

Tutto, in quest’auto, è pensato per la praticità di guida nelle grandi città: Il pedale della frizione si aziona senza alcuna fatica e la leva del cambio, dalla corsa non troppo lunga, è molto scorrevole negli innesti. Lo  stesso discorso vale anche per il volante, diretto, con servo-assistenza in funzione della velocità e rapporto di demoltiplicazione variabile: nel manovrarlo, trasmette sia leggerezza estrema che una discreta precisione.

Nella marcia sugli sconnessi pavè romani la “smartina” si comporta egregiamente: assorbe il più possibile senza trasmettere troppe scosse ai passeggeri mentre su buche decise, la massa e il passo ridotti si fanno sentire, dando, in quei casi, la sensazione di una vettura resistente ma rigida nell’assorbire le grandi asperità del manto stradale. Non ci sembra,però, di aver trovato differenze così importanti in questo ambito rispetto la precedente versione di Smart Fortwo, nonostante ci sia stato un incremento di morbidezza delle sospensioni.

Il motore 3 cilindri ha una curva di erogazione piuttosto “piatta“: tutta la spinta utile è concentrata nella parte bassa del contagiri, in modo da avere una ripresa pronta in quasi tutti i rapporti. La due porte tedesca ha un motore fluido e piacevole che di contro, ovviamente, non ha un grande allungo.

Il reparto infotainment è curato ed essenziale al tempo stesso, lo stile ed i colori del display sono in linea con i contrasti sgargianti degli interni ma le funzioni non mancano (dal comando vocale al navigatore) con il “plus” dei comandi al volante per facilitarne l’utilizzo.

Unica cosa che ci ha fatto storcere un po’ il naso è la scarsa resistenza della vernice che ricopre i freni a tamburo, al prezzo non proprio contenuto di 12.750 euro (versione base), dispiace vedere una parte della macchina che da l’idea di qualcosa di usurato. Una nota sicuramente di poco conto che però ad un occhio attento non sfugge.

Ma veniamo alla sorella maggiore della Forfour, ovvero la nuova cinque porte Forfour. Non è un mistero che questa auto sia imparentata con la Twingo. Il pianale è il medesimo, quindi ci sono più trazione e motore anteriori ma ora, come la piccola di Renault, questa Smart è una tutto-dietro.

Alla guida si rivivono in parte le sensazioni piacevoli della sorellina: grande facilità di manovra, sensazione di leggerezza ed un notevole livello di confort, considerato che anche lei è “minimal”. Anche qui il body space index segna un record per la categoria ovvero 77% che, tradotto, significa un ottima abitabilità interna. Sulle sconnessioni e il pavè tipici di Roma l’auto sembra anche un po’ più “controllata”, probabilmente il peso, sensibilmente maggiore, da una sensazione di maggiore stabilità. Lo sterzo, aiutato dall’assenza del gruppo termico sull’assale, permette alla vettura un valore di volta da record: con la Forfour si può fare inversione di marcia in soli 8,65m. Nella nostra “scorrazzata romana” Abbiamo provato,dentro un parcheggio parcheggio, a girare attorno ad un palo. Con nostra sorpresa ci siamo accorti che si riesce davvero ad eseguire curve quasi da “carrello della spesa”; pensate, poi, che la sorellina due porte detiene un record di volta di addirittura 6,95 m!

Unica pecca di questa nuova Smart Forfour è il calore che si sprigiona all’interno del contenuto bagagliaio, soprattutto nella parte esteriore del pianale di appoggio degli oggetti. Tale problema, derivante dalla architettura a motore posteriore,ed è, infatti presente anche sulla sua “parente” Twingo.

Smart, con queste due evoluzioni, migliora un modello di mobilità già vincente: basta vedere quante di queste vetture sono presenti a Roma….del resto con il traffico che c’è nell’Urbe,credeteci…non c’è nulla di più pratico ma allo stesso tempo cool come Smart.

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