V7 Racer & Guareschi

L’urlo della V7 racer (e di Guareschi) terrorizza il Mugello

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V7 Racer & Guareschi – Siamo nel lontano 2011 ma l’impresa fa effetto ancora oggi. Il parmense Gianfranco Guareschi (si quello che con la MGS-01 sbancò il Battle of Twins di Daytona nel biennio 2006 e 2007) ci riprova, ma questa volta con una piccola V7 racer.

L’assalto alle big da Davide contro Golia avviene in occasione della terza prova della Roadster Cup – Coppa FIM 2011, svoltasi sul circuito del Mugello. Il trofeo, dedicato alle moto “nude”, categoria che unisce due classi distinte per potenza e raffreddamento del motore, rispettivamente fino a 110 CV e oltre 111cv, in pratica una potenza doppia rispetto a quella che può erogare lo “small block” da 750cc della piccola V7 Racer di Gianfranco Guareschi.

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Ebbene, come potete immaginare dal tono del post, i risultati del duo Emiliano-Lecchese sono più che lusinghieri, a tratti epici: durante le prove il cronometro riporta addirittura 2’.16’’.256, quattordicesimo tempo in una griglia di partenza affollata da 26 bolidi come l’Aprilia Tuono V4 di Gelli, autore della pole position, oltre a MV Agusta Brutale, Triumph Speed Triple, Ducati Monster e Bimota Delirio. Come avete capito moto per cavalleria ed impostazione telaistica nettamente superiori.

In gara, sotto un cielo estivo, Guareschi paga subito il gap di potenza della sua V7 Racer subendo, alla partenza, la maggiore accelerazione della Bimota Delirio di Cordioli e della Thruxton di Caprara, unica Triumph davanti alla Moto Guzzi che diventa così vittima designata della riscossa Guzzista. La rincorsa del pilota guzzista dura otto giri quando, sfruttando con abilità e “mestiere” la leggerezza e agilità della sua V7 Racer, il parmense mette a segno una “rasoiata” alla Casanova Savelli e sopravanza l’ultima delle sette Triumph Thruxton schierate al Mugello.

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Una prestazione davvero spettacolare anche grazie ai miracolosi 206.1 km/h raggiunti in pista, una velocità che pochi pensavano agevolmente raggiungibile dalla piccola naked “made in Mandello”.

Speriamo di rivedere presto un talento del genere all’opera e soprattutto una Guzzi ancora in lotta in pista. Forza Guareschi!

fonte: V7 touring club

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