Moto dell’anno 2014 – Come in altri campi chi riesce ad adeguare la propria produzione al mercato che cambia riesce a sopravvivere ai climi incerti di questi anni. Ovviamente chi ha un listino molto ampio può permettersi di modulare al meglio la propria proposta. E’ il caso delle case giapponesi che stanno offrendo delle suspersportive a prezzi da atelier europeo (vedi la nuova R1 o la Kawa H2) ma con le nuove 300 e le moto di altri settori riescono comunque a vendere ciò che non vendono gli altri…diversamente hanno successo
Questo per dire che secondo me la moto dell’anno deve essere una due ruote che riesce ad essere affascinante, utilizzabile e non esageratamente costosa e cosa non meno importante deve incontrare il favore del grande pubblico.
nel 2014 abbiamo avuto un fiorire di sportive stradali super tecnologiche e prestanti prima fa tutte l’attesissima Kawasaki ninja H2 che ha stregato tutti con centellinate anticipazioni prima della sua presentazione. Dopo aver saputo del motore sovralimentato ed aver visto la versione da 300 cv l’interesse era alle stelle ma non nascondo una grossa delusione alla presentazione della “stradale” a Milano. Una moto dalla linea difficile (vedi il terminale di scarico), un peso notevole 238 kg e “solo” 200 cv…potenza che le sue concorrenti aspirate ottengono senza alcun tipo di sovralimentazione.
Altra “stella” delle sportivissime del 2014 è la race replica RCV213V che, presentata all’Eicma (Honda RC 213V-S: la regina delle race replica | EICMA 2014) con Marc Marquez in sella promette di regalare sensazioni assolutamente “racing”. In verità la sua linea appare più appesantita (anche se di poco) rispetto alla moto da corsa da cui deriva e non sappiamo quando e a che prezzo sarà disponibile; per questo motivo la inserisco nel novero delle moto ancora irraggiungibili. La CBR 1000 RR costa più di 18.000 euro per cui immagino una cifra da capogiro ed una tiratura limitata per la race replica di Honda, insomma una moto non per tutti.
Yamaha con la sua R1 ha mostrato una moto molto tecnica e pensata subito per una larga diffusione ma stiamo sempre parlando di cifre divenute ormai troppo vicine ai 20.000 euro. Non c’è più il vantaggio economico che le case giapponesi avevano rispetto alla specialistiche europee. Sono sicuro che ad un prezzo simile a quello di una Ducati Panigale o una MV F4 RR possa essere difficile per la nuova Yamaha farsi valere sul mercato nello stesso modo in cui lo fece la prima R1.
Quest’anno si è investito inoltre sulle motorizzazioni elettriche infatti Brammo e d Energica con le loro moto o la recente Bultaco Brinco mostrano che c’è un impegno sempre maggiore nel proporre la motorizzazione elettrica.Purtroppo non siamo ancora di fronte ad una concorrenzialità dei prezzi vera o a percorrenze simili alle motorizzazioni a combustione interna.
Vorrei ricordare moto belle ma poco diffuse e “raggiungibili” quali la meravigliosa Magni Filo Rosso, ancora non ultimata e disponibile (ma comunque con un prezzo sicuramente al livello della sua realizzazione artigianale). La grande Guzzi Eldorado che ha una linea e delle finiture ottime e speriamo possa aver successo anche se Guzzi da l’impressione di non proporre mai qualcosa di veramente nuovo per i suoi appassionati o qualcosa che sia una sorta di “Killer bike” che conquisti il mercato prepotentemente.
Confederate Hellcat x132 speedster
Non possiamo non citare la bellissima Confederate Hellcat x132 speedster, moto ricercata negli States, praticamente introvabile da noi. Un ultimo plauso alla Aprilia Caponord rally e alla MV turismo veloce, due moto nate per esplorare non solo il mondo durante avventurosi viaggi, ma anche una fascia di mercato favorevole da sempre a BMW e pochi altri.
Ma veniamo alla vincitrice. La moto dell’anno 2014 di Cavalli Vapore è la Ducati Scrambler.
Chi vi scrive ha sottolineato più volte che la Scrambler ( avrebbe dovuto essere monocilindrica e più tradizionale ancora di quello che appare oggi. Ciò detto, bisogna ammettere che la nuova moto di Borgo Panigale è bassa come sella (quindi adatta a tutti) non ha un prezzo esagerato ed è facilmente personalizzabile. Il bicilindrico ha una erogazione piatta e facile e la linea è assolutamente curata e fashion. La moto piace, non è ancora disponibile nei concessionari ma già in molti la hanno ordinata. Bisogna rendere merito a Ducati che ha creduto in maniera forte a questo revival, investendo anche molto nel marketing: la Land of Joy e il container giallo che hanno accompagnato le varie uscite della nuova moto sono state delle belle trovate per una moto che si annuncia “tutto fare” e siamo sicuri che sarà un best seller. Brava Ducati!