MotoGP – Il gran premio del Quatar ha sicuramente fatto parlare molto stampa e tifosi per la prestazione maiuscola di Rossi e dello squadrone Ducati, ormai una realtà, temibile, per tutti i concorrenti del circus.
A freddo, dopo una gara così entusiasmante per i colori italiani ci viene da pensare alle sorti di questo campionato. Che sia la volta buona per il 36 enne di Tavullia per la conquista del suo decino titolo? Un momento. L’enfant terrible di Cervera è stato a Losail come un cellulare fuori campo, ovvero momentaneamente assente. Quindi lo rivedremo presto, desideroso di farsi largo “a spallate” inclinando la sua moto a dismisura nei veloci curvoni texani.
Ma le Ducati dei due Andrea non staranno certo a guardare. La potenza della rossa è dirompente e i due hanno una gran voglia di vincere, soprattutto Dovi, dopo che la vittoria gli è scappata di mano per un soffio tra le dune del deserto quatariano.
Qualcuno dice che Rossi potrebbe puntare sulla strategia della tensione e della continuità per stremare l’invincibile Marquez e grazie alle Ducati GP15 e a qualche giornata di pioggia, davvero quest’anno, si ha la sensazione che questa operazione possa essere possibile per il pilota italiano.
Non è difficile ricordare le sfide del pesarese con Max Biaggi punto su punto durante tutto l’arco della stagione oppure con Sete Gibernau in una guerra di nervi che andava anche fuori dal contesto di gara. Questi piloti non erano di certo privi di freddezza e capacità strategica. Marc in confronto ha l’irruenza di uno tsunami ma si ha ancora la sensazione che questa sua spinta oltre la fisica gli si possa qualche volta ritorcere contro come è successo nella prima gara di campionato.
Ad Austin la Honda parte con un sicuro vantaggio ed il campione del mondo che li si trova a suo agio, sarà libero di spingere al 100% senza “l’ostacolo” Stoner che la Honda gli ha evitato accuratamente ma avrebbe acceso ancora di più un campionato partito davvero bene dal punto di vista dello spettacolo.
Nonostante il vantaggio “sulla carta” sia consistente, credete che la rinata Ducati ed un motivato Valentino possano dire la loro Domenica nella terra degli yankee?
Non