MV F4 Z: Il brutto anatroccolo di Schiranna

Da quando circolano le prime immagini, questa moto sta facendo davvero molto discutere. Come giudicate la prima MV Agusta "carrozzata" Zagato?

MV Agusta F4 Z – Un marchio come quello di Zagato non ha bisogno di troppe presentazioni. Dai primi del 900’ il carrozziere milanese ha “vestito” le vetture di numerosi marchi con delle linee aerodinamiche e personalissime.

Le linee disegnate da Zagato, però, non sono mai il risultato di uno stile fine a sé stesso: il principio fondante dell’azienda milanese è la performance: il disegno segue in primis dettami di pragmatica produttività prestazionale, poi viene la linea personale ed unica, riconoscibile anche a uno sguardo profano.

Il carrozziere milanese sta per presentare una moto, il che è già di per se uno scoop ma le foto che sono circolate sul web hanno fatto subito molto discutere. La “due ruote carrozzata” in questione è la F4 di MV Agusta, moto di un brand che non ha bisogno di preamboli: marchio pluri-vittorioso nelle corse e ultimamente, produttore di sportive stradali disegnate dal compianto e per certi versi inarrivabile Massimo Tamburini.

Potete vedere la F4 di Zagato nelle foto che alleghiamo a questo articolo ma ve lo diciamo subito: se siete appassionati di moto e vi piacciono le supersportive all’italiana questa F4 Z quasi sicuramente non vi piacerà.

Siamo sinceri, non piace per niente anche a noi. Il disegno della carenatura, nelle sue forme tondeggianti, vuole probabilmente abbracciare l’idea di una carenatura a campana (come le vecchie MV o Gilera da GP degli anni 50’) ma senza portare a termine in maniera convincente quell’intento.

Non discutiamo sull’efficienza aerodinamica che potrebbe essere notevole ma sull’estetica che ci sembra davvero indigeribile. Ciò che appare dalla foto è una moto dalla carena ingombrante, avulsa dal telaio ed un singolo proiettore come faro, dall’aspetto ciclopico. Se ci fate caso, questa MV è rossa nella parte sottostante della carena e grigia in quella superiore: l’esatto contrario della livrea ufficiale del marchio varesino…anche in questo la z è anticonformista

Il codino che ricorda la sella della Guzzi V8 nasconde i fari “affogati” nell’ alcantara. L’idea non sembra pessima ma appare ad hoc su una cafe racer e molto meno su una moto carenata. Ciò detto, il colore e il tessuto ne fanno un qualcosa di Kitsch che non ha nulla a che spartire con una MV Agusta, da sempre una moto sportiva ma discretamente elegante.

Il web e Facebook nella fattispecie, sta demolendo questa moto che senza dubbio non corrisponde a quello che MV Agusta rappresenta come marchio. A dire il vero, il dissenso si attenua di molto sulle pagine internazionali o estere, da sempre meno conservative dell’appassionato italiano di moto.

Tra i tanti commenti si leggono ovviamente insulti e prese in giro e chi invece la sostiene adduce la motivazione “filosofica” che la tecnica aerodinamica venga prima di tutto e lo stile debba essere secondario ai fini delle performance pure.

Secondo noi, ma anche altri appassionati, nel suo “anticonformismo brutto” questa F4 fa pensare a moto di scarso apprezzamento commerciale quali la Gilera CX, la Aprilia Motò di Philippe Starck e la prima Bimota Tesi che, anche se tecnicamente evoluta, appariva bombata, quasi cicciottella.

A discolpa di questo prodotto, che per molti rappresenta addirittura una sorta di onta motociclistica, bisogna dire che il modello sarà unico e destinato ad un facoltoso proprietario, quindi nessun modello di serie avrà origine da questa F4 Z.

Immaginiamo che l’allestimento di un esemplare unico di questo tipo non possa (e non debba) avere l’obiettivo di aiutare le sorti della casa di Schiranna che ora è in difficoltà economiche ma di una cosa siamo certi: questa MV di Zagato sarà la F4 meno apprezzata di sempre.

fonte foto: autoblog.com

Mauro Di Mise: Motociclista da sempre, cresciuto a super e due tempi. Amo i motori belli con un suono appagante, ma sono anche attratto dalle nuove tecnologie.
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