CASEY STONER X-802RR ONE-OFF SUPERHERO – Quando Casey giunge nella sala conferenze di Nolan traspare un po’ la tensione tipica di un pilota che non ha mai amato particolarmente le relazioni con pubblico e media. E’ però solo una sensazione iniziale che in svanisce quando il collaudatore Ducati si scioglie in un sorriso dopo aver tolto il velo che copre il casco one-off a lui dedicato.
Quello che Stoner svela è un casco caratterizzato da una particolare finitura composta da sfumature di colore trasparenti che lasciano intravvedere la superficie in carbonio. E’ di fatto un prodotto artigianale nonché esclusivo, che anticipa alcune tendenze Nolan del 2017.
Vedendo la grafica con le sfumature della bandiera italiana ed alcuni elementi iconici legati al Campione, quali il canguro ed i disegni Maori, Casey afferma: “venire in Nolan è sempre un piacere, perché ritrovo degli amici appassionati che mi hanno seguito fin dagli inizi e, con professionalità, sono stati al mio fianco in ogni gara. Questa edizione One-Off”, aggiunge Stoner, “è per me una sorpresa, è davvero stupenda! Non vedo l’ora di salire in sella per indossarla!”
Il rapporto tra il campione australiano e la casa bergamasca in effetti consolidato e piuttosto duraturo: Nolan ha sempre creduto in Stoner e Casey ha aiutato a sviluppare dei caschi con la sua esperienza tra i cordoli, ad altissimo livello.
Alla nostra domanda su quali aspetti egli abbia aiutato a sviluppare, ci ha risposto che egli ha cercato di fare una enorme differenza soprattutto sulla ventilazione, nella chiarezza delle visiere, specialmente nel contrastare l’appannamento, aspetto in cui Nolan è secondo lui il leader indiscusso. Nei week end di gara ci si ritrova a dover combattere con il freddo e la condensa che viene dalla temperatura del motore così è importante avere un casco che non si appanna e permette al pilota di vedere il tracciato con assoluta chiarezza. All’inizio, secondo Casey, i Nolan erano già i caschi più confortevoli sul mercato ma dopo il secondo e terzo step di sviluppo sono ora quasi perfetti. Altro aspetto importante del confort che è stato migliorato è la cura dei materiali interni i quali, ora, riescono ad attutire il più possibile fenomeni come il sudore e le abrasioni che a causa dei movimenti del casco ad altissime velocità possono dare fastidio durante tutto l’arco del week end di gara.
Insieme al one-off da competizione Nolan ha mostrato un X-802RR ULTRA CARBON, sempre dedicato al campione australiano ma con una livrea molto più italian style, con lo sfondo bianco e il tricolore dominante su tutta la superficie del casco. In attesa che Casey approvi questo casco si è parlato con il campione delle corse e con la solita franchezza il collaudatore Ducati ha detto la sua su diversi argomenti di attualità del circus motociclistico.
Un pensiero è andato a Salom e alla sua morte che ha amareggiato particolarmente Casey il quale sconsolato afferma: “Sono dispiaciuto perché la tragedia di Salom poteva essere evitata, sono anni che mi batto per migliorare la sicurezza delle vie di fuga ma certi piloti preferiscono avere vie di fuga asfaltate per scappare via più veloci in caso di recupero fortunato della moto. Anche con le auto preferiscono tirar dritti nelle vie di fuga ma per noi non è affatto sicuro aver vie di fuga asfaltate”
Sulla sua responsabilità nello sviluppo della Desmosedici 2017 dedicata agli “antitetici” Lorenzo e Dovizioso, Stoner non crede in una missione impossibile: “Non penso sia problematico sviluppare una moto sia per Jorge Lorenzo che per Andrea Dovizioso: quando la Ducati ha iniziato ad andare forte sia Dovizioso che Andrea Iannone andavano forte…l’importante è, prima di tutto, avere una buona base”.
Sulla Panigale e sulla sua completa competitività di questa moto Stoner non ha dubbi: ” Chaz Davies ha dimostrato che con la Ducati bicilindrica si può ancora vincere, bisogna solo continuare lo sviluppo “.
Ultima nota sul suo vecchio rivale Valentino Rossi che egli non ritiene troppo vecchio per gareggiare: “Mick Doohan”, afferma Casey, “ha cominciato a vincere tanto all’età di Valentino. Ci sono delle persone che riescono a correre una maratona ad ottant’anni, non credo esista un problema d’età”.
Certo se il “canguro mannaro” farà la sorpresa ai ducatisti di partecipare come wildcard in Austria o nella pista di casa magari potremmo di nuovo vederlo in bagarre con Rossi e magari anche con Marquez e Lorenzo ma Casey adesso si gode il recente bagno di folla del WDW, lo splendido casco a lui dedicato e pensa al lungo lavoro per rendere imbattibili le moto 2017 di Dovizioso e Lorenzo.