MV Agusta F2 – Mettiamo subito le carte in tavola: Se siete su questa pagina è perché siete appassionati di motori e in tal caso probabilmente avrete storto il naso all’idea di una MV Agusta motorizzata Triumph. Tranquilli vi capiamo, anche noi abbiamo avuto inizialmente una gran dose di scetticismo ma vi cercheremo di illustrare perché in questo caso crediamo sia meglio affidarsi al detto “piuttosto che niente è meglio piuttosto”
Ma in cosa consiste questo “piuttosto”? Il team Forward dopo un anno di preparazione è finalmente pronto a far correre le nuove F2 sui tracciati del mondiale ma, come racconta Cuzari, convincere Castiglioni non è stato così semplice. È comprensibile che con un passato così glorioso alle spalle il patron di MV pretenda che il rientro nelle competizioni sia all’altezza dei 37 titoli mondiali che sono nel palmares della casa varesina.
Se dal punto di vista dello sviluppo le Moto2 di Suter e Kalex erano ormai quasi dei pacchetti “pronti all’uso” per la nuova MV F2 si è studiato un nuovo telaio a traliccio in acciaio con piastre di alluminio. Nulla di questo telaio richiama quelli prodotti in serie a Schiranna: basta guardarlo per capire che si è fatto a meno di tocchi estetici fini a se stessi in favore della massima efficacia meccanica. A noi questo aspetto spartano e racing piace davvero molto.
Meno ci convince l’estetica della carenatura ma nelle corse l’importante è andar forte e speriamo sinceramente che il design della carena porti benefici effettivi; con lo stesso motore a disposizione è molto importante avere un’aerodinamica che faccia guadagnare Km/h e di conseguenza millesimi e centesimi importanti alla fine di ogni tornata.
Qualcuno dice che piuttosto che veder correre una MV con un altro motore preferirebbe che non figurasse affatto nel mondiale. Su questo dobbiamo dissentire perché quello con Forward può essere un importante primo passo per rientrare nelle competizioni in grande stile e se il regolamento della moto2 prevede il mono-motore, non è sicuramente colpa del management di MV e Forward, che preferisce (giustamente) entrare in un mondo fatto di grandi spese senza dover sviluppare un motore dai costi esorbitanti. Sappiamo anche noi che in casa c’è un 800 cc che sembrava fatto a posta per questa categoria ma fino a quando esiste un fornitore unico per regolamento vale il detto latino: dura lex sed lex.
Il Forward Racing Team, capitanato da Giovanni Cuzari e diretto da Milena Koerner si prepara alla sfida riorganizzandosi e strutturando la squadra ancora meglio dell’anno passato. I piloti saranno il confermato rider della VR46 Accademy Stefano Manzi e il promettente svizzero Dominique Aegerter, protagonista di exploit spettacolari la passata stagione. Ad assistere il pilota bernese ci sarà Mauro Noccioli mentre al fianco di Manzi vedremo Michele Capocchiano. Come in tutti i top team ci sarà parte del personale dedicato ad un singolo pacchetto moto-pilota e un gruppo trasversale dedicato a problemi e tematiche tecniche ed ingegneristiche comuni. La squadra quest’anno è rafforzata da un personaggio che non ha bisogno di presentazioni ovvero Carlo Pernat, il quale svolgerà l’attività di external relation chief del team.
Terminiamo citandovi le dichiarazioni ufficiali di Forward che sintetizzano al meglio la forma mentis con la quale il team si approccia a questa difficile ma appassionante stagione di corse:
“Da questa stagione abbiamo l’onore e onere di riportare nel motomondiale, dopo 42 anni di assenza, il prestigioso marchio costruttore italiano e 37 volte campione del mondo, MV Agusta. Siamo consapevoli della grande responsabilità di questa collaborazione, ma certi allo stesso modo di avere tutte le carte in regola per poter scrivere, insieme, nuove pagine di storia”.