Auto e moto d’epoca – Uno degli ultimi week end miti ha favorito un grande afflusso di pubblico alla manifestazione patavina dedicata alle auto e alle moto d’epoca che si svolge all’interno dello spazio fiera della città veneta.
Noi di Cavalli Vapore siamo andati in fiera in un giorno di apertura al pubblico, proprio per “tastare il polso” del mercato, per capire se questo settore, una volta principalmente di nicchia, ha un suo seguito di massa o meno.
La verità è che nonostante la crisi la fiera era decisamente affollata, sicuramente per merito di una strategia, furba ed insieme intelligente: Invitare i grandi marchi dell’automobilismo per mostrare la continuità tra i modelli del passato e quelli del presente.
Così facendo le case hanno potuto esporre tutta una serie di modelli che hanno avuto una evoluzione fino ad oggi mostrando la storia del modello e della casa e contemporaneamente potendo promuovere le proprie novità.
Un esempio? Volkswagen ha esposto tutte le Golf prodotte dal primo modello disegnato da Giugiaro del 74 alla attuale versione. La bravura di chi ha allestito lo stand ha permesso di non rendere troppo visibile quanto il modello sia cresciuto(in ben 7 generazioni) in termini di stazza e dimensioni negli anni. Vero è però,che si è passati ad uno standard qualitativo anni luce lontano da quello del primo modello attraverso ben 30 milioni di esemplari prodotti.
Anche Toyota ha esposto, una di fianco all’altra le varie RAV 4 prodotte dal 1994 fino ad oggi, un’auto importante per aver in qualche odo inaugurato l’era degli attuali SUV.
Per Porsche seguire una linea che va dal passato al futuro è semplice grazie ai 40 anni del modello 911, ma qui anche il settore sport faceva da padrone con una splendida 906 esposta e stra-ammirata da pubblico ed addetti ai lavori.
Peugeot quest’anno festeggia i trent’anni di Turbo 16;qui a Padova la storia di questo “brand sportivo” legato al turbo e ai rally, è stato raccontato esponendo tre vetture davvero speciali ed interessanti: una delle pochissime 205 T16 stradale(l’unica bianca), la 205 t16 evoluzione e Quasar. Il “link” con il presente è rappresentato dalla “aggressivissima” 208 Turbo 16 che ha raccolto molti apprezzamenti dal pubblico presente.
Notevole sorpresa l’ha offerta anche Ferrari con l’esposizione dei suoi “mulotipi” ovvero quei prototipi che hanno permesso di sviluppare le Ferrari di produzione, auto grezze e spesso anche dotate di gobbe o appendici assolutamente antiestetiche, ma mezzi “laboratorio” votate alla resa chilometrica di soluzioni poi adattate con successo sulle supercar di maranello. Impossibile non citare la presenza della monoposto dell’ultimo italiano in Ferrari: il compianto Michele Alboreto.
Bmw ha celebrato 90 anni di moto esponendo una pregevolissima R 32 del 1923, a dire il vero uno dei pochi stand di moto, la moto è minuscola, ahimè, anche nel logo della fiera.
Bocche spalancate allo stand Alfa romeo Abarth grazie alla esposizione di una strepitosa P2 del 1925 e di una 8c Le Mans del 31′ oltre a numerose Abarth del passato.
La fiera Auto e moto d’epoca ha visto poi un rifiorire di registri storici e club di marca: dal club dedicato alla Lancia Thema (di cui vi parleremo più dettagliatamente) a quello dei possessori di Alfa sud, Lancia Ardea ecc..
Non possiamo non citarvi la nostra visita ai giovani ragazzi del RIVS (registro Italiano Veicoli Storici), stand affascinante di colore scuro con una splendida Lamborghini Miura gialla in esposizione. Nel padiglione delle belle e preparate ragazze hanno spiegato al pubblico dettagl i programmi del registro. Lo stand, diviso in due, ha ospitato anche il marchio Stelle sul Liston, interessantissima manifestazione organizzata proprio dal RIVS che ormai rappresenta un appuntamento da non perdere a Padova per appassionati di bellezza automobilistica, arte e non solo.
Nelle rimanenti aree della spaziosa ma non dispersiva fiera, abbiamo visitato numerose aree dedicate allo scambio di moto o auto restaurate o conservate, parti di ricambio e oggettistica vintage ed un buon numero di aree ristoro.
Mario Carlo Baccaglini, organizzatore dell’evento dice che “Avere un buon passato significa avere anche un buon futuro” e che “l’auto deve raccogliere tutte le sue anime per immaginare un futuro all’altezza del suo passato”. Dopo aver visto quanto le case si sono impegnate a Padova e quanto il pubblico abbia premiato questa strategia della continuità storica, come potremmo dare torto a Baccaglini?