Cagiva elettrica – Cosa ne pensiamo del ritorno di Cagiva? Ovviamente siamo contenti. Cosa ne pensiamo del rientro nel mercato del brand per la produzione di mezzi elettrici? (Cagiva to Return as MV Agusta Electric Off-Road Motorcycle at EICMA 2018) Siamo onesti: non siamo così entusiasti ma forse perché siamo ancora troppo legati al sound e alle reazioni dei motori termici sulle moto… detto questo bisogna comunque fare delle opportune riflessioni.
Forse un marchio storico delle moto come quello fondato da Giovanni Castiglioni è uno dei pochi che può davvero osare tanto. Cagiva, al pari di Aprilia, ha sondato tantissimi settori del mercato e prodotto moto di ogni tipo e motorizzazione, a partire dalle ex AMF-Harley Davidson a due tempi passando dai bicilindrici Ducati fino ai quattro cilindri Ferrari-MV senza contare l’ indimenticabile 125 Mito.
Cagiva ha corso in 500 con una fantastica 4 cilindri 2t ma ha gareggiato anche in fuoristrada nella estenuante Parigi Dakar con la Elefant motorizzata Ducati. La casa di Castiglioni ha prodotto moto monocilindriche per l’esercito italiano e naked di media e grossa cilindrata motorizzate Suzuki (la serie Raptor).
Non è quindi sicuramente il caso di gridare allo scandalo se a Varese si cerca un’altra strategia produttiva. Certo da Ducati o MV non ci aspetteremmo mai una moto a batterie ma Cagiva, visti i trascorsi di marchio polivalente e trasversale può di sicuro ritornare a tentare la via nuova e, come specifica Giovanni Castiglioni, fare due ruote giovani, divertenti e per la prima volta accessibili a tutti.
Secondo noi la chiave potrebbe proprio essere quella del prodotto accattivante ed economico che riesca ancora meglio di Tesla e prima dei vari concorrenti ad essere massivamente distribuito. Crediamo comunque che le unità propulsive e le batterie non siano prodotte in sede a Schiranna ma probabilmente soltanto assemblate sul lago di Varese.
Non ci resta che attendere il prossimo Eicma sperando che le nuove moto marchiate Cagiva non siano delle vie di mezzo tra le biciclette e gli scooter ma invece, come si vocifera, delle vere e proprie enduro.
Da parte nostra speriamo che questi giocattolini tecnologici non siano troppo avanti fino al punto da far sentire inadeguati gli amanti delle due ruote scoppiettanti ed inquinanti; ad ogni modo saremo comunque contenti vedere una bella elettrica calcare le strade del varesotto e poi di tutta Italia fin oltre i nostri confini nazionali.
Voi cosa ne pensate di un elefantino silenzioso?